Alessandro Del Piero
Il libro di Alex Del Piero è del 2012, anno in cui il campione di San Vendemiano decise che, se avesse lasciato la sua amata Juventus, avrebbe continuato a giocare per i suoi ultimi tre anni di carriera in paesi remoti come l’Australia.
Evidentemente, prima di iniziare questa nuova avventura aveva bisogno di fare un resoconto della sua carriera, dei valori che l’avevano accompagnato ancor prima dei goals che aveva segnato e dei trofei che aveva nella sua bacheca.
Attraverso dieci capitoli, ispirati al suo numero di maglia, ripercorre le fasi salienti della sua vita, dei concetti e dei valori che dipingono il calciatore, il ragazzo per bene e l’artista Pinturicchio.
Il libro inizia con una domanda che è il titolo di un tema assegnato a scuola dalla sua maestra delle elementari, ma, per via della sua timidezza e del fatto che il calcio per Alex è sempre stato un gioco e non un lavoro, ai tempi non diede la risposta che tutti avrebbero voluto e immaginato. Alex nel tema svia i suoi sogni parlando del lavoro del padre come possibile scelta oppure di fare lo chef perché amava ed ama tanto mangiare.
Per fortuna sua, dello sport e dei tanti appassionati, quella fame l’ha rivolta al raggiungimento di traguardi impensabili ai tempi del tema e il tema che ha svolto attraverso questo libro è tutt’altro che un’auto incensarsi; perché il campione, quello vero, è colui che attraverso i propri principi ed i propri valori, traccia un percorso che delinea il suo stile nei momenti di gloria e nei momenti di buio. Il vero campione è colui che conserva i valori dell’amicizia, del sacrificio e della resistenza anche quando tutto sembra perduto, come nell’infortunio di Udine, ed aspetta con pazienza un nuovo inizio e il raggiungimento di nuovi traguardi da condividere con i propri compagni di viaggio e con i propri sostenitori.